Elena, Le troiane, Lisistrata. La femminile riconciliazione dei contrasti denuncia l’insensatezza di ogni conflitto e impronta un' edizione dove il “presente antichissimo” del mito si rigenera in cerca di nuovi significati
Mentre inquietanti venti di guerra, frutto del clima di intolleranza generalizzata, incombono minacciosi sul futuro dei nuovi nati, relegando ancora in uno spazio purtroppo marginale l’elemento femminile, le “grandi narrazioni” prescelte per la Stagione Inda 2019 da oltre un anno, corroborano la speranza di un’alternativa, rinvenibile nei saggi pensieri di pace di rivoluzionarie ante litteram.
Il dittico di tragedie euripidee Elena (INFO e DATE) e Le Troiane (INFO e DATE), in calendario a giorni alterni dal 9 maggio al 23 giugno, inquadra da opposte angolature, secondo l’ottica sofferente di donne ostaggio, vedove orbate degli affetti più cari, la follia devastatrice delle guerre volute e perseguite dai rispettivi compagni, gli eroi militareschi decantati dal mito. Infine Lisistrata (INFO e DATE) di Aristofane (28 giugno- 6 luglio, unica protagonista femminile a guadagnarsi il titolo di una commedia antica, lascia intendere la sostanziale stoltezza da bassi istinti di chi ritiene che il valore di un uomo si misuri dalla potenza muscolare dimostrata in armi, e vi contrappone un altrettanto temibile manipolo di donne all'opera nell'ideazione di un invincibile ricatto sessuale.
Dalla “Terra desolata” alla ri-progettazione di Siracusa?
Il consueto trittico di rappresentazioni si estende ad includere un vasto panorama di manifestazioni artistiche, che toccheranno il clou nei prossimi mesi con l’assolo di Luca Zingaretti ne La sirena l'1 luglio e l’icastico video- concerto Seven Days Walking in programma il 25 luglio per il nuovo progetto musicale di Ludovico Einaudi; completano il quadro il Festival del Teatro giovani a Palazzolo Acreide dall’11 maggio al 2 giugno, un avvincente ciclo di conferenze con esperti di chiara fama della cultura antica e contemporanea (quattro incontri con Eva Canterella, Claudio Magris, Luciano Canfora e Lella Costa rispettivamente l’8, il 19, il 25 e il 29 giugno), il Processo a Elena in scena il 20 giugno e ben tre esposizioni permanenti tra il Museo Archeologico “Paolo Orsi” e Palazzo Bellomo con i visual artists autori del corredo grafico 2019 (il pittore Umberto Passeretti e il fotografo Matteo Basilè) nonché uno spazio dedicato a storiche produzioni teatrali realizzate dal 1968 ad oggi per le Orestiadi di Gibellina.
Un programma corposo che giustifica, per la presente annata, la denominazione di “stagione”, in riferimento ad un impegno di lunga durata con radici ben salde nello spazio condiviso, antico e contemporaneo, della città di Siracusa.
Come nel tema iconografico individuato dall’architetto Stefano Boeri per le Troiane, dove un bosco costituito dai tronchi degli alberi eradicati in Carnia dalla furia devastatrice dei venti si erge a memoria dei disastri di ogni tempo e origine, naturale o umana, dalle macerie stesse proviene una possibilità di riscatto: in un ideale gemellaggio tra la regione Friuli Venezia Giulia e le terre siciliane, avvezze alle calamità da tempo ancestrale, al termine di ogni replica una cinquantina di spettatori riceverà in dono un virgulto di leccio da piantare in aree cittadine dedicate, a testimonianza della vita che risorge dopo la distruzione.
«Fare di Siracusa la capitale mondiale del Teatro antico»
Esistono dunque solide speranze di successo, anche in virtù della presenza di registi come Davide Livermore (Elena), Muriel Mayette-Holtz (Troiane) e Tullio Solenghi (Lisistrata) e la partecipazione di attrici protagoniste esperte quali Laura Marinoni, Maddalena Crippa ed Elisabetta Pozzi.
Inoltre, le ambizioni prospettate dal nuovo sovrintendente Antonio Calbi rispetto al ruolo di Siracusa tra le città sedi di teatri antichi fruibili, presuppongono l’obiettivo di «allargare il tema della classicità a creazioni originali cosicché l’appuntamento periodico con il mito antico, al di là degli aspetti spettacolari, mondani o perfino “rituali” della messinscena - spiega ancora Calbi - produca innovazione, restituendo il brivido dell’emozione partecipata: vorremmo sviluppare ancor più le potenzialità che questa straordinaria esperienza…ci regala da più di un secolo, allargare i pubblici, aumentarli e fidelizzarli ancora, realizzare coproduzioni nazionali e internazionali, arricchire il programma con proposte in arrivo da altri generi artistici…per fare della Neapolis e di tutta Siracusa, una città-teatro, un palcoscenico diffuso e per tutte le arti, magari con una programmazione off come accade ad Avignone o Edimburgo».
Per INFO, DATE, BIGLIETTI: Elena (Scheda dello spettacolo)
Per INFO, DATE, BIGLIETTI: Le troiane (Scheda dello spettacolo)
Per INFO, DATE, BIGLIETTI: Lisistrata (Scheda dello spettacolo)
Qui TUTTI GLI SPETTACOLI in scena al Teatro Greco di Siracusa.